Mentre in Italia si discute sulla legge “Cirinnà” che introduce le famiglie con due papà (o due mamme), altrove, in un Paese non troppo lontano, è in fase di approvazione un’altra legge, la “Perchennò”, il cui ideatore si è spudoratamente ispirato alla Cirinnà e ne ha tratto però norme molto più avanzate e progredite, nel nome dell’amore (love is love). Vediamole a confronto sui singoli punti.

Cirinnà) Se una coppia gay desidera un figlio biologico, deve averlo (ricordiamo la procedura burocratica: si mette il proprio semino od ovulino in un utero affittato all’estero, si aspetta che sia pronto al consumo e poi il prodotto viene convalidato in Italia, non vi sbagliate).
Perchennò) Perché il desiderio deve valere solo per il figlio? E se io desidero lo zio o il cugino di secondo grado che non ho mai avuto? Per soddisfare ogni esigenza di love si può ricorrere al “frullatore di dna”, che mescola gameti della famiglia fino ad ottenere il parente voluto. Poi la procedura è uguale alla Cirinnà: si inforna l’impasto umano nell’utero voluto, si attende la cottura per 9 mesi e il nuovo zio è servito (senza le scocciature burocratiche della legge arretrata di cui sopra).

Cirinnà) Se due persone qualsiasi si amano e uno dei due muore, l’altro deve ricevere lo stipendio del deceduto (reversibilità).
Perchennò) Esatto, ma perché questo deve accadere solo per gli sposati e i gay? Love is love e quindi dovunque c’è amore ci sia reversibilità, ecchediamine. Si propone quindi di dare la pensione della nonna deceduta al nipotino prediletto. Scusate, mi dicono che la reversibilità deve valere solo in caso di rapporti sessuali tra gli amanti. Beh, in tal caso, si distribuisca la pensione di Rocco Siffredi (e colleghi) a tutte le sue compagne cinematografiche, anzi – emendamento – solo a quelle amate per più di 20 minuti (lo so, love is love, ma non possiamo spingerci oltre, il Paese non è ancora pronto).

Cirinnà) Vieta di comprare bambini da donne che affittano il proprio utero, prevede solo di adottare in Italia un figlio acquistato all’estero.
Perchennò) E’ assolutamente contraria alla schiavitù in generale, prevede solo di convalidare in Italia l’acquisto di schiavi fatto all’estero.

Cirinnà) Prende atto che le unioni esistenti non sono solo quelle basate sulla coppia uomo-donna, ma anche sulle coppie uomo-uomo e donna-donna, a cui bisogna dare gli stessi diritti del matrimonio.
Perchennò) Prende atto, anzi attissimo, che le unioni sono moltissime e quindi estende i diritti matrimoniali a tutti i gruppi di due o più uomini o donne (per le altre specie o per i ragazzini stiamo lavorando, il Paese non è ancora pronto) in cui ci sia amore. Come punto di riferimento per la legislazione si raccomandano la poligamia araba e il poliamore turistico thailandese.

Cirinnà) E’ una barbarie che un cucciolo di cane venga strappato alla mamma-cagna (Cirinnà dixit, quando era consigliere al comune di Roma).
Perchennò) L’assenza della mamma è un’indecenza non solo per i cuccioli di cane, ma anche di pesce, anfibi, mosche e zanzare. L’unica eccezione è il cucciolo di uomo, il quale si può strappare dalla mamma, ma solo all’estero (il Paese non è ancora pronto) e con regolare fattura (qui il Paese sarebbe anche pronto a evitare le fatture, ma qualche limite etico ci sembrava giusto metterlo).

Cirinnà) Se una persona vuole essere marito anche senza moglie (e viceversa), bisogna accontentarla.
Perchennò) Verissimo. Ma andiamo oltre. E se uno desidera essere calciatore ma non vuole toccare un pallone? Oppure, se uno vuole essere lavoratore anche se desidera il dolce far niente e dorme tutto il giorno? Per tutti questi casi viene in aiuto il “Registro Universale”: in ogni città, comune, località sperduta sarà presente un libro bianco specialissimo dove ognuno potrà scrivere qualsiasi cosa voglia essere e sarà riconosciuto tale seduta stante dal Governo, dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Ah, potere dell’amore!

Cirinnà) Il concetto di famiglia deve essere esteso, lo chiede il progresso.
Perchennò) Esatto, e infatti lo abbiamo allargato, solo molto di più della arretrata Cirinnà. Ora, scusate, devo andare a prendere mio nipote che alle 13 esce da famiglia, poi andare in famiglia a ritirare l’auto nuova e infine alla famiglia a comprare un po’ di cibo già pronto, perché stasera miei familiari del lavoro vengono a cena da me e, si sa, non vorrei mai dover disturbare i familiari di pianerottolo…

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