{"id":311,"date":"2017-09-15T17:09:12","date_gmt":"2017-09-15T17:09:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.pepeonline.it\/?p=311"},"modified":"2018-02-26T21:40:59","modified_gmt":"2018-02-26T21:40:59","slug":"family-day-umile-proposta-per-evitare-lo-scisma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.pepeonline.it\/family-day-umile-proposta-per-evitare-lo-scisma\/","title":{"rendered":"Family Day, umile proposta per evitare lo scisma"},"content":{"rendered":"

\u00a0<\/strong>Premessa necessaria: lo spettacolo dei mille del Popolo della Famiglia radunati a Roma all\u2019Eliseo \u00e8 evidentemente una novit\u00e0 nella storia dei cattolici e direi della storia italiana in generale. Mai prima d\u2019ora c\u2019era stato un movimento politico di popolo tutto incentrato sul cuore della Dottrina Sociale \u2013 vita famiglia educazione \u2013 e, come tale, libero, non subalterno alla cultura dominante. Eppure, proprio all\u2019interno di quel mondo del \u201cFamily Day\u201d che pi\u00f9 di ogni altro dovrebbe apprezzare questa bella notizia, si registra una frattura, una divisione che il mio amico Mario Adinolfi dice essere di pochi \u201cfissati\u201d e che il sottoscritto fissato nel suo pessimismo vede un po\u2019 pi\u00f9 estesa, ragion per cui umilmente provo a proporre una possibile via d\u2019uscita. Per far questo, cerco di astrarmi dalla mia dichiarata propensione pidieffina e provo a ragionare guardando la situazione come un osservatore esterno.<\/p>\n

Dunque, cominciamo dall\u2019inizio.<\/p>\n

Il pomo della discordia \u00e8 sorto, come si ricorda, in occasione dell\u2019approvazione in rapida successione del divorzio breve e della legge Cirinn\u00e0, eventi che hanno costretto il Comitato \u201cDifendiamo i Nostri Figli\u201d (DNF) a rispondere alla seguente domanda: come proseguire in modo efficace l\u2019azione del Family Day dopo che il Parlamento ha ignorato l\u2019immenso popolo del Circo Massimo? Le risposte all\u2019interno del Comitato sono state due (non senza dolorosa discussione): da un lato, Adinolfi, Amato e Di Matteo hanno ritenuto che da quel momento fosse impossibile affidarsi ai partiti esistenti e hanno deciso di creare appunto il Popolo della Famiglia (PDF); il resto del Comitato, invece, si \u00e8 proposto di proseguire sostanzialmente sulla linea precedente, intensificando l\u2019azione lobbistica e candidando persone vicine al Family Day nei vari partiti gi\u00e0 esistenti.<\/p>\n

Ora, si registra un salto di qualit\u00e0, in negativo. Oltre alla divisione, si sta compiendo un vero e proprio \u201cscisma\u201d: ognuna delle due parti si considera l\u2019unica evoluzione possibile del \u201cFamily Day\u201d e, quindi, PDF e DNF si ritengono totalmente incompatibili e mutuamente esclusivi. E questo rischia di avere conseguenze negative anche in quel popolo che proprio un anno fa si \u00e8 riconosciuto nelle istanze promosse da questo gruppetto dirigente miracolosamente improvvisato.<\/p>\n

A sancire il primo passo verso lo scisma \u00e8 stato il responsabile stesso di DNF, Massimo Gandolfini che, nel suo discorso all\u2019assemblea nazionale<\/a> del 22 gennaio del Comitato\u00a0ha dichiarato: \u201cE\u2019 assurdo pensare a un partito unico dei cattolici come ai tempi della DC ed \u00e8 impensabile anche una sorta di rappacificazione con il PDF sulla base di valori comuni, perch\u00e9 il PDF ha una strategia politica che noi non condividiamo\u201d. Dall\u2019altro lato, Adinolfi, nella sua chiamata all\u2019Assemblea Nazionale del PDF<\/a> di sabato 28 gennaio a Roma, ha risposto contrassegnando come un \u201cerrore politico strutturale\u201d la scelta gandolfiniana di delegare \u201cai vecchi partiti del centrodestra la rappresentanza delle proprie istanze\u201d.<\/p>\n

Insomma, come detto non solo divisione, ma reciproca esclusione: la scelta dell\u2019altro \u00e8 \u201cassurda\u201d, oppure \u00e8 un \u201cerrore strutturale\u201d. In sintesi, entrambe le parti si accusano reciprocamente di svolgere un\u2019azione vecchia, non adatta alla novit\u00e0 dei tempi: Gandolfini rifiuta l\u2019idea di un partito unitario dei cattolici come un anacronismo, possibile al pi\u00f9 ai tempi della DC; e, similmente, Adinolfi vede come un\u2019ostinazione incomprensibile il fatto di continuare in una \u201cpresenza dei cattolici in altri partiti\u201d che nel recente passato ha fallito.<\/p>\n

Il paradosso della faccenda \u00e8 che ognuno dei due ha ragione\u2026 a patto di non esistere. Detto in termini meno criptici, Gandolfini di per s\u00e9 ha ragione quando afferma che \u00e8 anacronistico un partito unico dei cattolici (possibile ai tempi di una societ\u00e0 naturalmente cristiana), ma se quest\u2019ultimo (diciamo, il PDF) si affiancasse ai cattolici diffusi in altri schieramenti facendo loro da collante trasversale in Parlamento, continuerebbe ad essere cos\u00ec assurdo? Insomma, Gandolfini avrebbe ragione se il suo Comitato non esistesse\u2026<\/p>\n

E analogamente Adinolfi ha ragione a dire che il DNF commetterebbe un \u201cerrore strutturale\u201d a riaffidarsi solamente ai cattolici sparsi nei vecchi partiti, ma con la presenza del PDF nelle istituzioni anche il DNF tornerebbe ad avere senso: i parlamentari pro-famiglia sparsi nei vari schieramenti troverebbero nel PDF infatti un punto di riferimento visibile e compatto, che permetterebbe di resistere pi\u00f9 facilmente alle pressioni dei capi-schieramento e del sistema mass-mediatico. Anche qui, l\u2019errore del DNF decade se il PDF esiste\u2026<\/p>\n

In definitiva, la solitudine del popolo del Family Day, ultimo difensore delle verit\u00e0 fondamentali che reggono l\u2019umano, ha imposto all\u2019agenda politica dei cattolici la ricerca di una novit\u00e0, che non pu\u00f2 essere n\u00e9 il partito unico in stile DC e neppure la presenza diffusa in stile Centrodestra del recente passato.<\/p>\n

E questa novit\u00e0 dei tempi potrebbe essere proprio la presenza simultanea di quei due fattori \u2013 il partito unico sui principi non negoziabili e i cattolici presenti come lievito anche in altri partiti \u2013 che sembrano escludersi a vicenda. In assenza di un \u201celemento coagulante\u201d dei cattolici in politica \u2013 che ai tempi della DC \u00e8 stata la societ\u00e0 cristiana e ai tempi del Centrodestra \u00e8 stata l\u2019autorevole guida della CEI – il nuovo modello da seguire \u00e8 simile a quello dei Radicali di pannelliana memoria: un manipolo di duri e puri all’interno delle istituzioni (il PDF) che giocano tutta la loro vitalit\u00e0 politica sui principi non negoziabili e fanno s\u00ec che parlamentari affini di altri schieramenti si uniscano trasversalmente sulle questioni poste dalla loro agenda.<\/p>\n

In fondo, il cuore del dissidio interno al \u201cFamily Day\u201d trova alimento nel fatto che ognuna delle due parti afferma alla fin fine di poter fare a meno dell\u2019altra. Eppure, in circostanze lontane dalla campagna elettorale in atto, Gandolfini ha riconosciuto l\u2019impossibilit\u00e0 dell\u2019auto-sufficienza, infatti, in un\u2019intervista a Il Giornale<\/a>\u00a0ha dichiarato che se dovesse nascere un partito che metta al centro della sua agenda la vita e la famiglia, lui lo sosterrebbe. E, d\u2019altra parte, lo stesso Adinolfi ha realisticamente posto \u2013 almeno, inizialmente – come obiettivo del PDF quel 3% che garantirebbe la presenza fisica in Parlamento, ma non certo l\u2019autonomia per realizzare l\u2019agenda che ha in mente.<\/p>\n

Certo, ora la campagna elettorale non aiuta, ma il vero grande passo da compiere non \u00e8 tanto l\u2019unit\u00e0 tra le due parti, quanto semplicemente un loro reciproco riconoscimento di esistenza. Per dirla ancora con metafora ecclesiale, occorrerebbe passare dallo \u201cscisma\u201d alla \u201cdifferenza dei carismi\u201d, dalla reciproca esclusione a due modalit\u00e0 di azione distinte unite dal fine comune della difesa dell\u2019umano nelle istituzioni.<\/p>\n

Da una parte, il carisma adinolfiano della novit\u00e0 di un popolo che per la prima volta nella storia decide di giocare il tutto per tutto sulle questioni al cuore della Dottrina della Chiesa e dell\u2019umano. Dall\u2019altra parte, il carisma gandolfiniano di singoli parlamentari cattolici che influenzano culturalmente grandi partiti. Separati, ma coscienti (e magari riconoscenti) che l\u2019altra parte esiste. Basta poco. Magari si pu\u00f2 cominciare riconoscendo un diritto dei cattolici ad azioni politiche alternative al PDF per difendere la vita e la famiglia e, dall\u2019altra parte, cessare la drammatica congiura del silenzio intorno al movimento adinolfiano. In fondo, ci vuol poco: pu\u00f2 bastare anche solo lo sforzo di pronunciare correttamente il nome del Popolo della Famiglia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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