{"id":54,"date":"2017-05-15T09:38:46","date_gmt":"2017-05-15T09:38:46","guid":{"rendered":"http:\/\/localhost:8088\/3\/2015\/11\/01\/il-sogno-del-dittatore-giusto-e-sbagliato\/"},"modified":"2018-02-20T18:27:26","modified_gmt":"2018-02-20T18:27:26","slug":"il-sogno-del-dittatore-giusto-e-sbagliato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.pepeonline.it\/il-sogno-del-dittatore-giusto-e-sbagliato\/","title":{"rendered":"Il sogno del “dittatore giusto” \u00e8 sbagliato"},"content":{"rendered":"

I cattolici tradizionalisti sanno che Vladimir Putin \u00e8 una specie di dittatore ma non se ne dispiacciono troppo. Trovano infatti che, in linea di principio, una societ\u00e0 dittatoriale in cui i gay non possono sposarsi sia preferibile ad una societ\u00e0 democratica in cui i gay possono sposarsi, adottare e tutto il resto.<\/strong> Ma se dal loro punto di vista qualunque dittatura \u00e8 accettabile se difende la famiglia, allora negli anni Trenta avrebbero dovuto trovare accettabile il nazismo. Infatti il welfare nazional-socialista incoraggiava e sosteneva economicamente la maternit\u00e0, mentre di matrimoni e adozioni gay nemmeno a parlarne: le SS prima mettevano un triangolo rosa attorno al braccio di ogni omosessuale e poi lo spedivano nei lager.<\/span><\/p>\n

In effetti, c\u2019\u00e8 da sospettare che a molti tradizionalisti non dispiacerebbe se lo stato vietasse l\u2019omosessualit\u00e0 praticata (sodomia) e mandasse gli omosessuali, se non nei lager, almeno in galera. In pratica, essi disconoscono la distinzione fra peccato e reato<\/strong>, che \u00e8 centrale nella dottrina e nella cultura cattolica. Inoltre, faticano a capire che l\u2019obbligo di condannare il peccato non esime dall\u2019obbligo, pi\u00f9 urgente, di amare il peccatore, perch\u00e9 peccatori lo siamo tutti. Questo il senso del richiamo di papa Francesco: \u00abChi sono io per giudicare?\u00bb. Per questo e per altro papa Francesco \u00e8 inviso ai tradizionalisti.<\/span><\/p>\n

I tradizionalisti hanno ragione a non poterne pi\u00f9 della dittatura gay-gender<\/strong>, che \u00e8 stata progressivamente, silenziosamente, edificata e consolidata da poteri occulti nella nostra societ\u00e0. Ormai funziona a pieno regime una sorta di \u201ctribunale del popolo\u201d gay-gender. Se solo dici in pubblico \u201cvoglio la mamma\u201d, ti marchia con la lettere scarlatta \u201cO\u201d di omofobia e fra un poco ti sbatte in galera (vedi il trattamento riservato a Mario Adinolfi e Costanza Miriano de La Croce<\/span><\/a><\/span>). Ma non si combatte una dittatura con un\u2019altra dittatura. La dittatura gay-gender non la si combatte con lo zarismo autoritario ma con il liberalismo. Non la si combatte eliminando la libert\u00e0 ma aumentando la libert\u00e0. Infatti, il primo requisito per combattere contro qualcosa \u00e8 essere liberi di combattere.<\/span><\/p>\n

Nello specifico, non si combatte contro la dittatura gay-gender togliendo la libert\u00e0 ai gay<\/strong> (senza dimenticare che non tutti i gay sono favorevoli all\u2019ideologia gay-gender) ma assicurando a tutti la libert\u00e0 di esprimere la propria opinione: anche a coloro che combattono contro l\u2019ideologia gay-gender. Non vale mai la pena mettersi in casa un dittatore. Infatti, il dittatore toglie ogni libert\u00e0 a tutti: non solo ai paladini dell\u2019ideologia gay-gender (e di qualunque altra ideologia che non ci piaccia), ma anche a noi. Non a caso, negli Usa e in Europa ci sono movimenti popolari pro-life e anti-gender molto estesi e molto attivi (fra cui il francese Manif pour tous<\/em>), mentre in Russia, se ce ne sono, sono troppo modesti per fare notizia. La ragione pi\u00f9 probabile \u00e8 che i russi non si sono ancora abituati alla libert\u00e0, ancora non sono riusciti a sviluppare la capacit\u00e0 di prendere posizione di fronte alle grandi questioni e di agire in prima persona. D\u2019altra parte, adesso di libert\u00e0 ne hanno pi\u00f9 di quanta ne avessero ai tempi dell\u2019Urss, ma ne hanno comunque meno di quanta ne abbiamo noi. E non sembra che la carenza di libert\u00e0 li rattristi pi\u00f9 di tanto. In effetti, la libert\u00e0 non \u00e8 comoda<\/strong>: ti costringe a prendere sempre posizione, ad assumerti delle responsabilit\u00e0, ad agire in prima persona. Il mondo \u00e8 pieno di persone che preferiscono mettersi comode e demandare ogni responsabilit\u00e0 all\u2019uomo forte che sta al potere: \u201cPensaci tu, sbattili tutti in galera!\u201d.<\/span><\/p>\n

Anche i cattolici tradizionalisti desiderano mettersi comodi.<\/strong> Stanchi della libert\u00e0, sognano un dittatore \u201cgiusto\u201d che fa le cose giuste e credono che Putin faccia al caso loro. Il problema \u00e8 che, in un regime antidemocratico, ti pu\u00f2 capitare il dittatore \u201cgiusto\u201d ma ti pu\u00f2 anche capitare il dittatore \u201cingiusto\u201d. E se ti capita quello \u201cingiusto\u201d, non puoi mandarlo via.<\/strong> Sicuramente Obama non \u00e8 un buon presidente dal punto di vista cristiano: promuove l\u2019aborto, appoggia la lobby gay-gender eccetera. Ma un Obama sta al potere solo quattro anni. Al termine del mandato, pu\u00f2 essere detronizzato dalla maggioranza democratica. E se viene rieletto, dura al massimo altri quattro anni. Invece un dittatore come Putin te lo devi tenere finch\u00e9 vive, e non \u00e8 detto che sia \u201cgiusto\u201d. [\u2026]<\/span><\/p>\n

Sul Vangelo avevano letto che le cose di Dio e le cose di Cesare devono restare separate e quindi presero precauzioni perch\u00e9 mai potessero avvicinarsi. Se i fedeli delle varie chiese americane hanno sempre cercato di avere la massima indipendenza dal potere politico, invece i russi ortodossi hanno sempre cercato di appoggiarsi al potere politico. Non sono mai riusciti a capire che, quando il potere spirituale si appoggia al potere temporale, \u00e8 il secondo a controllare il primo, non viceversa. Dopo la parentesi comunista, in Russia i due poteri tornano ad avvicinarsi pericolosamente.<\/span><\/p>\n

Tagliamo corto: libert\u00e0, democrazia e laicit\u00e0 sono valori cristiani.<\/strong> Dal momento che in Russia non c\u2019\u00e8 n\u00e9 abbastanza libert\u00e0 n\u00e9 abbastanza democrazia n\u00e9 abbastanza laicit\u00e0, mentre negli Usa ce n\u2019\u00e8 pi\u00f9 che in ogni altra parte del mondo, un cristiano per principio non pu\u00f2 preferire la Russia agli Usa. Oltretutto, sembra che la Russia post-comunista e neo-zarista di Putin si sia data la missione di combattere contro questi sacri valori cristiani nel nome di un cristianesimo immaginario, direi perfino pagano. Nella visione di Alexander Dugin, ideologo del regime di Putin, la Russia \u00e8 chiamata dalla Storia a svolgere il ruolo di leader all\u2019interno di una futura civilt\u00e0 asiatica che dovr\u00e0 combattere contro quella occidentale. Se la seconda si basa sul valore della libert\u00e0 individuale, invece la prima si baser\u00e0 sul collettivismo totalitario. In sostanza, Dugin aggiorna la vecchia visione sovietica (collettivista, totalitaria) verniciandola di Cristianesimo ortodosso. [\u2026]<\/span><\/p>\n

Stare dalla parte della Russia di Putin contro gli Usa significa stare dalla parte del totalitarismo politico contro libert\u00e0, democrazia e laicit\u00e0. Per i cattolici, significa stare dalla parte di un cristianesimo scismatico, potenzialmente eretico, contro la Chiesa. Il futuro della Chiesa \u00e8 negli Usa, dove il numero dei cattolici \u00e8 in costante crescita<\/strong> grazie soprattutto all\u2019immigrazione dal Messico. E dal momento che sono la nazione pi\u00f9 occidentale ossia pi\u00f9 cristiana della terra, gli Usa hanno non il diritto ma il dovere di contrastare con tutti i mezzi, anche quelli militari, l\u2019avanzata delle potenze oscurantiste: Russia, Cina e paesi islamici. God bless America.<\/span><\/p>\n

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